Mòmolo
Bondiola, ritornato da un pellegrinaggio a Roma, si
reca con la moglie Felicita nella casa della figlia Zanze moglie
di Alfredo. Qui
si delineano i caratteri dei personaggi: Momolo e Felicita
cattolicissimi,
e Alfredo avvocato illuminato (framassone) e liberale.
Inoltre, si rivela la disavventura romana del gruppo di pellegrini che,
scambiati per francesi, all’epoca nemici del popolo romano perché
sostenitori
del papato, subiscono sia le botte che l’onta del bagno nelle fontane
di Piazza
Navona.
Il tutto documentato da un libro che Mòmolo ha scritto rimanendo a Roma
tre
mesi, dopo aver rispedito a Marostica i compagni di pellegrinaggio,
compresa la
moglie.
Alfredo viene visto dalla moglie e
dalla suocera in compagnia di una “signorina” e subito si pensa
all’adulterio.
La voce si sparge nel paese e il fatto viene ingigantito al punto tale
da
diventare irreale.
Ma chi è veramente e cosa vuole questa “signorina”?
La
commedia è ambientata a Marostica alla fine dell'ottocento e ironizza
bonariamente
sulla religione praticata, all’epoca, in modo bigotto e superstizioso
in certi
ambienti familiari di provincia.
(scenografia
originale di Enzo Casarella)
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Libero
Pilotto
Nato a Feltre nel 1854; è stato attore e
drammaturgo molto attivo in veneto a fine ‘800.
La sua commedia più famosa è “L’Onorevole Campodarsego”.
È morto a soli 46 anni a Feltre nel 1900. |